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La favola dello scricciolo Nonimporta è stata scritta per i bambini che cercano di affrontare da soli le proprie emozioni, che non si permettono mai di protestare o dire che hanno paura; i bambini che si portano dentro troppe emozioni dolorose irrisolte; che si sono trovati a vivere esperienze disorientanti o insopportabili, senza riuscire a elaborarle con chiarezza. Per quei bambini, cioè, che reagiscono ai propri turbamenti reprimendoli, nell'ingannevole convinzione che "ingoiare" i sentimenti che fanno male significhi eliminarli. Proprio come lo scricciolo Nonimporta, che trattiene tutte le emozioni negative, per il timore di provocare qualche disastro esprimendole. Lo scricciolo Nonimporta, dopo una vera "indigestione" di emozioni dolorose, grazie all'aiuto di un amico impara però a reagire, a esprimere i suoi sentimenti, a far valere i suoi diritti e a dire: "Mi importa!". Il libro si propone di aiutare i bambini con problemi di autocontenimento e di repressione emotiva attraverso il gioco e la fantasia. Oltre alla favola illustrata, il testo comprende una guida introduttiva alla lettura della storia e alla comprensione del suo valore terapeutico e numerosi esercizi, che forniscono al bambino un supporto per esprimersi in modo creativo e giocoso.